Ciao!
Sono Alessandra, ho trentasei anni e sono sposata con Alberto di due anni più vecchio, siamo una giovane coppia di Milano. “Giovane” soprattutto nello stile di vita e gran parte del merito va ai nostri due figli: Filippo, un piccolo terremoto di sette anni e Giorgia, una bambina che non dorme mai di un anno e mezzo!
Loro si che ci tengono giovani e in forma!
Ci siamo conosciuti sui banchi di scuola, il classico primo amore adolescenziale e, tra diversi tira e molla iniziali, non ci siamo più lasciati.
Che cosa avranno mai in comune un ingegnere informatico e un’artista di ago e filo? Calcoli, precisione, ordine da una parte e caos, ritardi, testa tra le nuvole dall’altro…eppure riusciamo a trovarci d’accordo su tutto o quasi.
Siamo due "digital victims", così ci chiamano alcuni amici, ed è vero, siamo connessi ventiquattro ore su ventiquattro con smartphone, pc o tablet, un po’ per cose serie e un po’ per svago.
Mio marito è invece ingegnere da sempre. Secondo me già in culla progettava qualche complicato sistema per, come dice sempre lui, ”rendere la vita più facile per tutti”.
Per lui il lavoro è una vera e propria missione e non lo cambierebbe per nulla al mondo. Neanche se venisse trasferito a trecento chilometri di distanza e avesse una moglie che odia i traslochi e due figli piccoli. Qualche mese fa il suo capo gli ha proposto un nuovo incarico vicino a Firenze! Lì per lì sono andata in panico… Filippo ha appena iniziato la scuola, Milano è la mia città e si sa, noi milanesi siamo molto attaccati alle nostre radici, alla nostra madonnina, all'aperitivo fin tardi, alla frenesia continua, al traffico delle ore di punta, alle “e” aperte e all'articolo davanti ai nomi maschili...
Poi però è prevalsa la mia vena di “avventuriera senza progetti” e ho trovato l’idea molto eccitante! Il mio lavoro mi permette di vivere in qualsiasi posto, mi basta un pc, tanti tessuti, una macchina da cucire e una buona dose di fantasia…e quindi, perché no?
Filippo è stato da subito entusiasta, siamo stati bravi a fargli vivere tutto come un bel gioco in cui conoscere nuovi amichetti e scoprire altissimi scivoli e fantastiche altalene! E così abbiamo iniziato a cercare la nostra nuova casa.
Intere notti passate davanti al tablet a spuntare annunci immobiliari. La lista dei preferiti era lunga, eravamo parecchio indecisi ma alla fine l'abbiamo trovata!
Due belle camere da letto e una cucina ampia, luminosa e funzionale, con diversi ripiani e un tavolo grande su cui lavorare e aiutare il piccolo con i compiti.
In realtà è molto più di una cucina e in poco tempo si può trasformare da sartoria artigianale a sala giochi con tanto di pista per mini bici e tricicli.
Per una disordinata come me è perfetta perché in poche mosse posso sistemare i miei attrezzi da lavoro e i giochi dei bambini in grandi scatole trasparenti e ceste di legno.
È stato dopo la seconda gravidanza che mi è nata l'idea di trasformare la mia passione per il cucito e il web in un lavoro. Mi sono iscritta su “A little market”, un sito interamente dedicato all'artigianato italiano, una grande community di creatori di vari settori, e ho aperto il mio shop virtuale di vestiti per bambini. Ci sono tutte le foto delle mie creazioni e la gente può contattarmi direttamente per ordinare i miei prodotti. In più ho conosciuto tantissimi appassionati del fatto a mano come me e si è creato un bel gruppo affiatato. Sono molto soddisfatta!
Quando Alberto rientra dal lavoro, il tavolo, prima coperto di forbici, bottoni, pigiamini e bavaglini, diventa una bellissima tavola apparecchiata e tutta la casa profuma di torta di mele o di ciambella al limone.
Non mancano mai per la nostra merenda in famiglia!
"A little market" è un sito interamente dedicato all'artigianato italiano che mette in contatto i creatori di prodotti unici e originali con i potenziali clienti. Una bella opportunità per i piccoli artigiani di mostrare e vendere le proprie creazioni e conoscere altri appassionati del fatto a mano italiano.